La PIADINA Romagnola (PIADA) si mangia con le mani!!!
La piadina, simbolo della Romagna, è la regina dello Street Food italiano, certificata IGP, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Chiamata piada o in dialetto “pida”, era il pane dei poveri, proprio perché poveri sono i suoi ingredienti, una ricetta dalle origini antichissime.
Ne esistono diverse varianti, più grossa verso la parte nord della Romagna e più sottile verso Rimini.
Nel ravennate troviamo una piadina molto spessa e morbida grazie all'aggiunta di latte (e anticamente di miele) all'impasto; nel forlivese la piadina è più lievitata, con maggior strutto, meno spessa e senza latte.
Nel riminese è sottile e molto ampia, pochissimo lievito e, chi vuole la versione più light, allo strutto sostituisce l'olio.
A Santarcangelo si trova il connubio tra la zona di Cesena e quella di Rimini: piccola e di medio spessore, dal bel colore dorato.
Genuina e gustosa, può essere farcita con qualsiasi ingrediente: dal più tradizionale (come prosciutto crudo di Carpegna, le verdure gratinate, salame nostrano, salsiccia e cipolle, squacquerone con rucola o con sardoncini del nostro mare) al più innovativo (salmone e avocado, tonno e melanzane).
Ricetta della Piadina TRADIZIONALE
Ingredienti per 5 PIADINE
500 gr di farina di grano tenero 0
100 gr strutto, preferibilmente di mora romagnola o olio extra vergine d'oliva (per la versione light)
15 gr sale
1 cucchiaino di bicarbonato o agente lievitante
170 ml circa di acqua tiepida
RICETTA DI MIA NONNA che da piccola me la cuoceva sulla stufa a legna….ed aveva un sapore ed un gusto indimenticabile.
500 gr di farina di grano tenero 0
50 gr olio extra vergine d'oliva
10 gr sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato
125 ml circa di acqua tiepida
125 ml di latte intero
Istruzioni
Versa la farina a fontana sulla spianatoia e al centro crea un incavo, aggiungi lo strutto morbido, ma non caldo, e inizia ad impastare, poi metti il bicarbonato, il sale e l'acqua tiepida, quanto basta per ottenere un impasto morbido ed elastico.
Lascia riposare l'impasto almeno 1h coperto da uno strofinaccio oppure con la pellicola trasparente.
Dividi in 5 palline, stendile con il mattarello, fora la piadina per evitare che si creino delle bolle e cuoci sul testo ben caldo, oppure in mancanza su una padella antiaderente, 30/40 secondi per lato.
Appena cotte, non metterle una sopra l'altra, ma posizionale verticalmente in modo che l'umidità di cottura non le rovini, farciscile a piacere e…Buon Appetito!!!
Se avanzano, una volta raffreddate si possono conservare dentro ad un sacchetto chiuso, 2 gg in frigorifero oppure congelale.
Con lo stesso impasto della piadina si possono fare anche i CASSONI, una piadina ripiegata a metà su sé stessa chiusa e poi cotta, farcita con pomodoro e mozzarella, rosole, oppure patate e salsiccia.
Mi raccomando, la piadina e i cassoni si mangiano con le mani per 3 motivi:
– con le mani sono più buoni (è un po' un discorso sensoriale)
– puoi “sentire” la consistenza
– ti rende libero dal galateo.
LA PIADINA SI MANGIA CON LE MANI! E se vuoi puoi leccarti anche le dita!