STORIA DI RICCIONE
Com'è nata Riccione?
I primi ritrovamenti archeologici di Riccione si trovano nel Museo Cittadino e risalgono al II secolo a.C. Ai tempi dei Romani, il primo nucleo abitativo si trovava nel quartiere di San Lorenzo.
Oggi troviamo il sito archeologico visitabile (scavo aperto sotto la farmacia), il cui nome è "Vicus Popilius".
Il ponte romano sul rio Melo si trova a poca distanza da lì.
Castello degli Agolanti
Nel 1260 si insedia a Riccione la famiglia fiorentina degli Agolanti, dei quali rimangono i resti del castello omonimo sui colli riccionesi.
Storia delle colonie marine a Rimini e in Romagna
La zona balneare chiamata “Colonia”, era un vecchio edificio che veniva utilizzato come collegio. D'estate ospitava bambini bisognosi di cure marine efficaci per alcune forme di rachitismo.
Nell'800 fu realizzato un progetto, l'idea era di trasformare la zona costiera per fini turistici. I riccionesi audaci e inesperti (che grazie ai sacrifici e alle cambiali) edificarono le loro case e i loro commerci con grande volontà di fare e di migliorarsi continuamente, per soddisfare le esigenze dei “forestieri”, che da sempre riconoscono e continuano ad apprezzare la nostra ospitalità e cordialità.
Agli inizi del'900, più di cinquemila turisti dall'Emilia, Lombardia e Veneto vennero a trascorrere le vacanze estive e iniziarono a costruire case, ville, le colonie marine per bambini e stazioni termali.
Fu completata la ferrovia Rimini - Novafeltria nel 18 giugno 1922
Riccione - La statua della Ceccarini nel sottopasso
Lo sviluppo della città si deve in gran parte alla famiglia Ceccarini, in particolar modo alla moglie Maria Boorman Wheeler, americana e vedova del marito medico, che diede un importante contributo economico per la costruzione dell'ospedale e ad altre importanti iniziative sociali.
Il 9 ottobre 2012, le fu dedicata una statua in viale Ceccarini, creata dallo scultore Leonardo Lucch.
16 agosto 1916 - il terremoto di Rimini che sconvolse la Romagna
Durante la prima guerra mondiale, Riccione subì un forte sciame sismico che devastò la città.
Comune di Riccione: nascita e fascismo
I riccionesi lottarono dal 1907 al 1922, con l'appoggio nel Duce, per non essere più sudditi del Comune di Rimini che temeva la concorrenza turistica. Fino al 1922, Riccione fu una frazione del Comune di Rimini, distante 10Km. Per poter diventare un Comune occorrevano almeno 4.000 abitanti. Nel 1921 Riccione aveva oltre 5.000 abitanti.
Riccione ottenne il riconoscimento di “Stazione di cura e soggiorno” nel 1926. La famiglia Mussolini decide di trasferirsi da Cattolica a Riccione per le proprie vacanze. Riccione, nata come Comune grazie a un provvedimento fascista, era considerata più idonea alle idee del regime, diventando la sua residenza estiva per dieci anni.
Innovazioni
La linea del tram elettrico Rimini-Riccione fu inaugurata nel 1927. I primi allacciamenti alla rete di gas, acqua e luce vengono realizzati negli anni '30. La Riviera romagnola era la spiaggia degli italiani più facoltosi e del loro Duce.
Riccione venne mostrata dai filmati del regime, con iniziative sportive, le gare di tennis, velistiche, motociclistiche, tiro al piccione, che fanno parte della cultura fascista.
L'aeroporto civile di Miramare di Rimini fu inaugurato nel 1928 e il “Grand Hotel di Riccione di proprietà di Gaetano Ceschina nel 1929, era il più grandioso albergo della riviera romagnola con 155 camere, 265 letti, 25 bagni in camera, 3 campi da tennis, golf in miniatura, telefono e autorimessa.
Inaugurato nel 1938 il primo Palazzo del Turismo della riviera adriatica e il cinegiornale Luce nomina Riccione ”una delle più belle e frequentate spiagge d'Italia”.
Negli anni '30 le strutture ricettive, le pensioni e gli alberghi superavano gli alloggi privati. Il 10 giugno 1944 ci fu il primo bombardamento aereo a Riccione durante la II Guerra Mondiale. Gli Alleati causarono più danni rispetto ai tedeschi.
Con il passare degli anni, Riccione diventò una delle maggiori località alla “moda” d'Italia, diventando il punto di ritrovo e di incontro della “bella società”, ospitando nei propri locali i migliori artisti nazionali ed internazionali.
Un uragano colpì la costa romagnola da Cesenatico a Cattolica l'8 giugno 1964
L'uragano finì solo verso le ore 22, facendo danni di circa due miliardi di lire, purtroppo ci fu anche qualche morto. Il giorno successivo, i turisti tedeschi andarono in spiaggia ad aiutare i bagnini, i quali per ringraziarli al momento della loro partenza, fecero grossi sconti.
Sin dal 1965, l'8 giugno i bagnini di Riccione organizzano la festa del Bagnino, in onore degli ospiti che hanno aiutato e che ci sono stati vicini in quei terribili momenti.
La statua della “Madonna del Mare” protegge i pescatori che da anni salpano dal porto riccionese.
I primi ritrovamenti archeologici di Riccione si trovano nel Museo Cittadino e risalgono al II secolo a.C. Ai tempi dei Romani, il primo nucleo abitativo si trovava nel quartiere di San Lorenzo.
Oggi troviamo il sito archeologico visitabile (scavo aperto sotto la farmacia), il cui nome è "Vicus Popilius".
Il ponte romano sul rio Melo si trova a poca distanza da lì.
Castello degli Agolanti
Nel 1260 si insedia a Riccione la famiglia fiorentina degli Agolanti, dei quali rimangono i resti del castello omonimo sui colli riccionesi.
Storia delle colonie marine a Rimini e in Romagna
La zona balneare chiamata “Colonia”, era un vecchio edificio che veniva utilizzato come collegio. D'estate ospitava bambini bisognosi di cure marine efficaci per alcune forme di rachitismo.
Nell'800 fu realizzato un progetto, l'idea era di trasformare la zona costiera per fini turistici. I riccionesi audaci e inesperti (che grazie ai sacrifici e alle cambiali) edificarono le loro case e i loro commerci con grande volontà di fare e di migliorarsi continuamente, per soddisfare le esigenze dei “forestieri”, che da sempre riconoscono e continuano ad apprezzare la nostra ospitalità e cordialità.
Agli inizi del'900, più di cinquemila turisti dall'Emilia, Lombardia e Veneto vennero a trascorrere le vacanze estive e iniziarono a costruire case, ville, le colonie marine per bambini e stazioni termali.
Fu completata la ferrovia Rimini - Novafeltria nel 18 giugno 1922
Riccione - La statua della Ceccarini nel sottopasso
Lo sviluppo della città si deve in gran parte alla famiglia Ceccarini, in particolar modo alla moglie Maria Boorman Wheeler, americana e vedova del marito medico, che diede un importante contributo economico per la costruzione dell'ospedale e ad altre importanti iniziative sociali.
Il 9 ottobre 2012, le fu dedicata una statua in viale Ceccarini, creata dallo scultore Leonardo Lucch.
16 agosto 1916 - il terremoto di Rimini che sconvolse la Romagna
Durante la prima guerra mondiale, Riccione subì un forte sciame sismico che devastò la città.
Comune di Riccione: nascita e fascismo
I riccionesi lottarono dal 1907 al 1922, con l'appoggio nel Duce, per non essere più sudditi del Comune di Rimini che temeva la concorrenza turistica. Fino al 1922, Riccione fu una frazione del Comune di Rimini, distante 10Km. Per poter diventare un Comune occorrevano almeno 4.000 abitanti. Nel 1921 Riccione aveva oltre 5.000 abitanti.
Riccione ottenne il riconoscimento di “Stazione di cura e soggiorno” nel 1926. La famiglia Mussolini decide di trasferirsi da Cattolica a Riccione per le proprie vacanze. Riccione, nata come Comune grazie a un provvedimento fascista, era considerata più idonea alle idee del regime, diventando la sua residenza estiva per dieci anni.
Innovazioni
La linea del tram elettrico Rimini-Riccione fu inaugurata nel 1927. I primi allacciamenti alla rete di gas, acqua e luce vengono realizzati negli anni '30. La Riviera romagnola era la spiaggia degli italiani più facoltosi e del loro Duce.
Riccione venne mostrata dai filmati del regime, con iniziative sportive, le gare di tennis, velistiche, motociclistiche, tiro al piccione, che fanno parte della cultura fascista.
L'aeroporto civile di Miramare di Rimini fu inaugurato nel 1928 e il “Grand Hotel di Riccione di proprietà di Gaetano Ceschina nel 1929, era il più grandioso albergo della riviera romagnola con 155 camere, 265 letti, 25 bagni in camera, 3 campi da tennis, golf in miniatura, telefono e autorimessa.
Inaugurato nel 1938 il primo Palazzo del Turismo della riviera adriatica e il cinegiornale Luce nomina Riccione ”una delle più belle e frequentate spiagge d'Italia”.
Negli anni '30 le strutture ricettive, le pensioni e gli alberghi superavano gli alloggi privati. Il 10 giugno 1944 ci fu il primo bombardamento aereo a Riccione durante la II Guerra Mondiale. Gli Alleati causarono più danni rispetto ai tedeschi.
Con il passare degli anni, Riccione diventò una delle maggiori località alla “moda” d'Italia, diventando il punto di ritrovo e di incontro della “bella società”, ospitando nei propri locali i migliori artisti nazionali ed internazionali.
Un uragano colpì la costa romagnola da Cesenatico a Cattolica l'8 giugno 1964
L'uragano finì solo verso le ore 22, facendo danni di circa due miliardi di lire, purtroppo ci fu anche qualche morto. Il giorno successivo, i turisti tedeschi andarono in spiaggia ad aiutare i bagnini, i quali per ringraziarli al momento della loro partenza, fecero grossi sconti.
Sin dal 1965, l'8 giugno i bagnini di Riccione organizzano la festa del Bagnino, in onore degli ospiti che hanno aiutato e che ci sono stati vicini in quei terribili momenti.
La statua della “Madonna del Mare” protegge i pescatori che da anni salpano dal porto riccionese.