RICCIONE: PATRIA DELLA CARBONARA
Molte persone non sono a conoscenza del fatto che originariamente la carbonara nasce a Riccione da un evento storico…
Il 22 settembre 1944, lo chef bolognese Renato Gualandi, diede vita alle prime portate per gli alleati che sfondarono la linea gotica: polvere d'uovo e latte in polvere, formaggio fuso, pasta e bacon, per dare vita al primo piatto di spaghetti alla carbonara.
Gli spaghetti alla carbonara, quindi, vedono le proprie origini nella sapienza e nell'inventiva di Renato Gualandi, definito da Luigi Carnacina “uno dei più valenti chefs europei” e per di più unico chef italiano ad aver avuto l'onore di ricevere il commendatorato della cucina francese.
Correva l'anno 1943, quando Gualandi rientrando in patria dalla Jugoslavia, andò a trovare la fidanzata, cameriera in un hotel Riccionese, dove lui stesso lavorava come aiuto cuoco.
Il 21 settembre 1944 gli alleati sfondarono la linea gotica a Riccione e dunque l'armata anglo-americana organizzò la cena della vittoria, passando a Gualandi gli ingredienti che portava con sé: polvere d'uovo e latte in polvere, formaggio, pasta di incerta provenienza e bacon.
Egli utilizzò le proprie conoscenze culinarie, prendendo spunto dal tradizionale piatto “spikrofi” (un raviolo ripieno di formaggio e una salsa simile a quella della carbonara).
Mescolò tutto adoperando crema di formaggio, crema di latte e una spolverata di pepe nero, e fu proprio l'utilizzo di quest'ultimo ingrediente a dare il nome alla ricetta della “Carbonara”.
Il 22 settembre 1944, lo chef bolognese Renato Gualandi, diede vita alle prime portate per gli alleati che sfondarono la linea gotica: polvere d'uovo e latte in polvere, formaggio fuso, pasta e bacon, per dare vita al primo piatto di spaghetti alla carbonara.
Gli spaghetti alla carbonara, quindi, vedono le proprie origini nella sapienza e nell'inventiva di Renato Gualandi, definito da Luigi Carnacina “uno dei più valenti chefs europei” e per di più unico chef italiano ad aver avuto l'onore di ricevere il commendatorato della cucina francese.
Correva l'anno 1943, quando Gualandi rientrando in patria dalla Jugoslavia, andò a trovare la fidanzata, cameriera in un hotel Riccionese, dove lui stesso lavorava come aiuto cuoco.
Il 21 settembre 1944 gli alleati sfondarono la linea gotica a Riccione e dunque l'armata anglo-americana organizzò la cena della vittoria, passando a Gualandi gli ingredienti che portava con sé: polvere d'uovo e latte in polvere, formaggio, pasta di incerta provenienza e bacon.
Egli utilizzò le proprie conoscenze culinarie, prendendo spunto dal tradizionale piatto “spikrofi” (un raviolo ripieno di formaggio e una salsa simile a quella della carbonara).
Mescolò tutto adoperando crema di formaggio, crema di latte e una spolverata di pepe nero, e fu proprio l'utilizzo di quest'ultimo ingrediente a dare il nome alla ricetta della “Carbonara”.