HALLOWEEN
ORIGINI
Il termine Halloween, di origine irlandese, significa letteralmente notte di tutti i santi. Il termine originale era "All Hallow's Eve" ovvero, vigilia di tutti i santi e per questo veniva festeggiata il 31 ottobre.
In quei tempi, la maggior parte delle popolazioni erano contadini e il loro commercio si basava sull'agricoltura. Il colore arancio simboleggiava la mietitura e il nero, il buio dell'inverno. Questa festa prendeva il nome di “Samhain”.
Si credeva anche, che nella notte del 31 ottobre, gli spiriti potessero tornare sulla terra e impossessarsi dei vivi. Un mito che fu in grado di terrorizzare tutti gli abitanti del villaggio. Per evitare l'impossessamento, gli abitanti spegnevano le luci di casa e si scoprivano il viso e il corpo con maschere e abiti orribili, per risultare poco appetibili agli spiriti.
Col passare del tempo, si sentì parlare sempre di meno riguardo al mito ma le persone continuarono a travestirsi per tradizione.
IN AMERICA
Gli immigranti irlandesi e scozzesi portarono con sé, nel 1800, le loro tradizioni negli USA. L'antica ragione per la quale si festeggiava Ognissanti e Il giorno dei morti, diventò sempre meno importante, lasciando spazio al divertimento. Ormai è una festa diffusa in America e in Canada, dove bambini si travestono ed escono di casa, bussando di porta in porta, recitando la famosa frase “trick-or-treat” alla ricerca di ogni tipo di dolciume.
IN ITALIA
Da secoli si festeggia in Puglia, la vigilia di Ognissanti con zucche decorate, per illuminare la strada alle anime del purgatorio.
Travestirsi in modo spaventoso e credere che i morti tornino sulla terra, sono credenze secolari in Friuli, Veneto e Abruzzo. Anche Calabria e Sardegna hanno la loro formula “dolcetto o scherzetto” in dialetto per chiedere i dolci.
Lo sapevate che…?
Ad Halloween si intagliava la rapa. Gli immigrati in America, non trovarono rape abbastanza grandi da intagliare ma solo delle gran belle zucche.
Il termine Halloween, di origine irlandese, significa letteralmente notte di tutti i santi. Il termine originale era "All Hallow's Eve" ovvero, vigilia di tutti i santi e per questo veniva festeggiata il 31 ottobre.
In quei tempi, la maggior parte delle popolazioni erano contadini e il loro commercio si basava sull'agricoltura. Il colore arancio simboleggiava la mietitura e il nero, il buio dell'inverno. Questa festa prendeva il nome di “Samhain”.
Si credeva anche, che nella notte del 31 ottobre, gli spiriti potessero tornare sulla terra e impossessarsi dei vivi. Un mito che fu in grado di terrorizzare tutti gli abitanti del villaggio. Per evitare l'impossessamento, gli abitanti spegnevano le luci di casa e si scoprivano il viso e il corpo con maschere e abiti orribili, per risultare poco appetibili agli spiriti.
Col passare del tempo, si sentì parlare sempre di meno riguardo al mito ma le persone continuarono a travestirsi per tradizione.
IN AMERICA
Gli immigranti irlandesi e scozzesi portarono con sé, nel 1800, le loro tradizioni negli USA. L'antica ragione per la quale si festeggiava Ognissanti e Il giorno dei morti, diventò sempre meno importante, lasciando spazio al divertimento. Ormai è una festa diffusa in America e in Canada, dove bambini si travestono ed escono di casa, bussando di porta in porta, recitando la famosa frase “trick-or-treat” alla ricerca di ogni tipo di dolciume.
IN ITALIA
Da secoli si festeggia in Puglia, la vigilia di Ognissanti con zucche decorate, per illuminare la strada alle anime del purgatorio.
Travestirsi in modo spaventoso e credere che i morti tornino sulla terra, sono credenze secolari in Friuli, Veneto e Abruzzo. Anche Calabria e Sardegna hanno la loro formula “dolcetto o scherzetto” in dialetto per chiedere i dolci.
Lo sapevate che…?
Ad Halloween si intagliava la rapa. Gli immigrati in America, non trovarono rape abbastanza grandi da intagliare ma solo delle gran belle zucche.